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Licensing: quale futuro nella Distribuzione italiana

10 ottobre 2012

Un fatturato italiano di 4 miliardi di euro e il coinvolgimento di aziende, siano esse licenzianti o licenziatarie, di primo livello, fanno del Licensing un settore di assoluto interesse nel panorama italiano. Se ne parla nella Sessione dedicata proprio al Licensing all'interno del 6° Consumer & Retail Summit, evento ormai consolidato del Sole 24 ORE in cui per la prima volta si racconta direttamente il mondo delle Licenze alla Distribuzione e Industria italiana.
Fautore di questa tavola rotonda è WE Licensing, gruppo di professionisti di decennale esperienza nel Licensing che ha fortemente voluto questo primo passo diretto verso la Distribuzione.

Commenta Manuela Giola, Licensing Specialist e fondatrice del gruppo:

"La sessione rappresenta il primo incontro senza 'filtro' con chi la Distribuzione la fa davvero. Poter raccontare il punto di vista di un licensor e di un licensee attraverso le esperienze di Warner Bros e Gabbiano, rispettivamente i due partner che hanno aderito alla sessione, rappresenta il primo, vero passo verso una knowledge più approfondita delle dinamiche del mondo licensing".

"L'economia cambia, non è pensabile che il licensing non cambi a sua volta. L'acquisto del prodotto licenziato nasce in primo luogo da un impulso emotivo: una property particolarmente cara a bambini o adulti crea una relazione che va ben oltre quella che si crea tra la marca e l'individuo. E' una relazione quasi parentale, perchè la licenza - e tutto il mondo che rappresenta e che porta con sé - vive nelle nostre case, adorna i nostri letti, occhieggia dai dentifrici e dai prodotti per la cura della persona, ci consola nelle colazioni settimanali prelavorative, rallegra le cartelle dei nostri figli.. Questa relazione non può limitarsi ad essere meramente decorativa degli oggetti domestici e non, ma deve trasmettere e basarsi sulla fiducia".

"La fiducia si ottiene quando la licenza non tradisce la marca (con cui si 'sposa'), non tradisce se stessa e, soprattutto, non tradisce l'acquirente. Che poi si tratti di una licenza legata a un cartone animato per bambini, oppure legata allo sport, legata all'arte per gli adulti, poco cambia: l'importante è che sia 'di qualità'. E il percorso qualitativo è fondamentale sia per il licensor, che offre il proprio marchio all'Industria, sia per il licensee che poi lo produce e vende. Con la massima tranquillità da parte della Distribuzione, che a quel punto avrà la certezza di offrire un bene con un alto valore".

"Cosa ci aspettiamo da questa prima sessione dedicata al Licensing? Che non si riduca a un'ora in cui ci si racconta qualcosa, e poi ognuno a casa sua. Warner Bros propone da qui in avanti la disponibilità a creare dialoghi costruttivi con le insegne della Distribuzione al fine di accrescere la conoscenza e consapevolezza dello 'strumento licensing'; appuntamenti aperti anche alle aziende produttrici, in cui poter creare una triade perfetta Licensor-Licensee-Distribuzione. Per una nuova esperienza d'acquisto".

WE Licensing
6° Consumer & Retail Summit, via Monte Rosa 91 - Milano
10 ottobre 2012 ore 12:00 - 13:00
www.welicensing.it
manuela.giola@welicensing.it